Scopri la risposta leggendo la storia “vera” di 2 Barman italiani  che ti racconterò oggi

Se sei un imprenditore barista leggi la storia che ti racconto oggi, perché forse potrai ritrovarti un giorno a fare una scelta che ti condizionerà la vita in meglio oppure no…per sempre.

Il racconto è la vita lavorativa di 2 barman italiani che non si sono mai conosciuti, ma che hanno in comune un percorso pressoché uguale e una scelta, che ad un certo punto tutti e due hanno potuto fare, ma scoprirai che solo uno ha fatto quella giusta.

Li chiamerò con due nomi inventati, perché non voglio che poi mi chiedano i diritti d’autore nel caso si riconoscessero!!! 🙂

Il primo barista lo chiamerò Gianni ed il secondo Matteo, qui sotto comincia la loro storia.

GIANNI

Gianni è molto giovane, in quegli anni, all’inizio degli anni 90, decise di smettere di studiare, perché una passione lo tormentava, voleva diventare  un barman, aveva il mito di Tom Cruise nel film “Cocktail”, uscito nel 1988 che aveva fatto sognare molti giovani a quell’epoca.

Così decise di andare ad imparare il mestiere da un maestro, il migliore, una persona professionale e distinta, capelli folti e grigi, pantaloni neri e camicia bianca, che gestiva un bar da 15 anni e ne aveva almeno 30 di esperienza, molti dei quali passati all’estero a fare lo stesso mestiere, si diceva che nessuno lo avesse mai visto senza la cravatta nera da barman, quelle persone fatte apposta per insegnare ai ragazzini di turno.

Non finiva mai una giornata senza regalare una frase da incorniciare e da ricordare per imparare il mestiere, del tipo:

“Che un sorriso non manchi mai sul tuo viso!”

oppure

“La qualità prima di tutto”

oppure

“Tieni sempre ordinato e pulito il tuo bar così le persone parleranno bene di noi e faranno un bel passaparola”

Gianni, con l’entusiasmo che si può provare solo a quell’età,  incominciò a lavorare – gratis – solo per imparare un lavoro che gli piaceva, che gli dava soddisfazioni, era anche molto bravo, così dopo un po di tempo, erano passati un paio di anni, il suo maestro gli disse:

” Perché non prendi il mio posto, io me ne vado in pensione, tu ormai hai imparato il lavoro e te la caverai benissimo anche da solo”.

Erano passati 2 anni da quando Gianni aveva cominciato, era maggiorenne da nemmeno un anno, l’esperienza maturata non gli consentiva di sentirsi sicuro, ma l’incoscienza dell’adolescenza gli permisero di accettare e così fece, con un vademecum ben preciso, qualità, cortesia, il passaparola farà tutto il resto.

Gianni gesti con successo e soddisfazione il locale fino al 2004, quando capì che la filosofia ed i giusti insegnamenti che il suo maestro gli diede, non erano più sufficienti, aveva le prime sensazioni di insoddisfazione.

Fino ad allora aveva usato solo le tecniche insegnategli, qualità, cortesia ed il passaparola farà tutto il resto, andava così bene, non capiva cosa stesse succedendo, ma continuò imperterrito a seguire gli stessi insegnamenti, in fondo le cose non andavano male.

MATTEO

Matteo ha avuto una carriera più o meno uguale al suo collega Gianni.

Aveva solo qualche anni di più, e cominciò a gestire il locale dei suoi genitori da solo dopo diversi anni di esperienza, proprio nello stesso periodo nel quale Gianni cominciò a gestire il suo intorno al 1992/93.

Anche la sua famiglia gli aveva trasmesso una filosofia da non abbandonare mai:

” qualità, cortesia, il passaparola farà tutto il resto”

Così anche Matteo gesti e continuò a farlo alla grande fino al 2003/2004, era molto orgoglioso di se stesso, perché poteva dimostrare ai suoi famigliari di essere stato all’altezza.

Cominciava a capire anche lui che qualcosa cominciava a scricchiolare, non funzionava a dovere, ma in fondo le cose, andavano ancora bene e non poteva lamentarsi più di tanto.

La svolta di Matteo anno 2010

Si è accorto diversi anni fa che qualcosa non tornava, ma volle perseguire gli insegnamenti dei genitori fino in fondo, così Matteo, arrivato con sforzi e sacrifici fino al 2010, cominciò ad avere alcuni problemi legati agli incassi ed ai margini sempre più stretti.

Molto convinto e deciso sul da farsi, decise allora di licenziare 2 dei 3 dipendenti che non poteva più pagare, coprendo lui stesso insieme alla moglie le ore.

Dopo circa un anno e mezzo decise di licenziare con rammarico anche l’ultimo dipendente rimasto, ma le sue scelte si rivelarono completamente errate.

La sua vita e quella di sua moglie divennero insostenibili, il locale lavorava sempre meno e il tempo da dedicare alla sua famiglia diminuiva continuamente.

La moglie lo lasciò da solo al bar perché il guadagno per 2 del non bastava più, andò a lavorare come dipendente in un altro bar, Matteo non riesce da solo a gestire la sua attività, ma non incassa abbastanza per permettersi un dipendente.

Comincia a non pagare qualche affitto, poi qualche fornitore, poi qualche utenza, Matteo infine finisce nei protesti ed oggi, ha uno sfratto esecutivo che pende su di lui.

I suoi genitori lo accusano di non aver saputo gestire come facevano loro, lui è indiavolato con le banche, lo Stato, i fornitori, il sistema, il comune e chi più ne ha più ne metta.

Per lui la soluzione non c’è più, nessuno potrà aiutarlo ad uscire da questo incubo, purtroppo sta pagando a caro prezzo decisioni prese anni fa, il suo fallimento è solo una questione di tempo.

La svolta di Gianni anno 2010

Gianni, che si era accorto che le cose non stavano andando più come qualche anno prima, si trova nel 2010 in grossi problemi per mantenere i due dipendenti che ha.

Decide di farli lavorare meno ore ma non licenziarli, di coprire lui stesso i turni scoperti.

Anche Gianni cominciò ad avere problemi con qualche affitto e qualche fornitore, ma proprio alla fine del 2010 riflette profondamente sulla sua posizione e trova la risposta unica e definitiva ai suoi problemi.

Le domande che si è fatto sono queste:

“Come posso avere più clienti ed incassare di più?”

“Come faccio ad incassare di più e ad avere più clienti?”

La risposta era chiara e una sola:

“Devo fare corsi di formazione per me stesso e per i miei collaboratori, per imparare tutte le nuove tecniche di servizio al banco al bar, con l’obiettivo di incassare di più, ma soprattutto voglio fare corsi di formazione che mi insegnino le nuove tecniche di marketing applicato al bar, per creare un sistema che mi faccia acquisire clienti nuovi e stimoli i clienti già acquisiti a tornare nel mio locale”

Si fidò nel 2011 dei consigli di un esperto del settore bar e caffetteria, che lo aiutasse a mettere in pratica tutte le strategie necessarie per costruire il suo locale di successo, alla ricerca dell’eccellenza del servizio. 😉

Così, cominciò lui stesso un nuovo percorso formativo che fece intraprendere anche ai suoi collaboratori e familiari, con la finalità costruire un locale vincente ed appagante sotto tutti i punti di vista.

Nel 2012 Gianni ha aperto il suo nuovo locale ad 80 metri di distanza dal suo vecchio esercizio, oggi il suo nuovo locale funziona molto bene,  ha 3 persone come dipendenti oltre alla moglie che lo aiuta.

La sua attività prospera, ed è sana sotto tutti profili, lui non è solo soddisfatto per se stesso, è anche molto felice di dare un lavoro sicuro a 3 persone, inoltre i suoi dipendenti sono felici di lavorare con lui.

CONCLUSIONI

Se stai pensando che Matteo, è stato solo sfortunato del tipo, dove abita c’è più crisi che altrove oppure che il suo locale non aveva le caratteristiche idonee per lavorare  di più oppure che era un incapace,  ti fermo subito, perché non è così, la sfiga, la crisi e tutto il resto non centra nulla, nemmeno le sue capacità pratiche da barista.

Matteo ha avuto, le stesse possibilità di Gianni, oserei dire anche qualcuna in più dettata dalla famiglia piuttosto numerosa e vicina a lui, ma non ha saputo cambiare le sue abitudini e le sue certezze…..NON PIU’ EFFICACI!!

Le sue decisioni l’hanno portarto nella strada del baratro, una in particolare.

Eccola, la decisione che può farti fallire !!

Rimanere convinto che le strategie della tua azienda che andavano bene 20 anni fa, siano ancora efficaci oggi, è l’errore fatale che non DEVI commettere !!!!

Nonostante i risultati non fossero soddisfacenti, nonostante avesse la sensazione che qualcosa stava cambiando, nonostante il suo guadagno si è azzerato ed ha cominciato ad accumulare debiti, nonostante tutto ciò.

MATTEO NON HA CAMBIATO NULLA PER SALVARSI, CONTINUANDO A FARE QUELLO CHE FACEVA 20 ANNI PRIMA.

Con questo non voglio dire che essere gentili, avere prodotti di qualità ed il passaparola non servono più, anzi servono eccome, il problema sta nel fatto che però non bastano più queste facili e semplici strategie, non serve un genio per capire che oggi, le dinamiche di come la gente spende i suoi soldi fuori casa, sono completamente cambiate.

Perciò se non vuoi che la tua attività finisca nel baratro, cambia modo di affrontare i problemi, cambia strategia prima che sia troppo tardi.

Se vuoi analizzare con me la tua situazione, sapere come cambiare le tue strategie, puoi lasciare i tuoi dati nel modulo qui sotto all’articolo, ti risponderò personalmente per valutare la tua posizione.

PS: Ho dimenticato di dirti che il locale che Gianni gestiva prima, è ancora aperto, con un’altro gestore, perciò non pensare che ha rinnovato il suo vecchio locale spostandolo e si è portato dietro i suoi vecchi clienti, non è così, oggi il locale di Gianni incassa il doppio di quello di prima e da lavoro a 3 dipendenti fissi più lui e la moglie, nonostante il locale che ha gestito per 20 anni sia ancora li ed operativo…..non male vero?

Se vuoi scoprire come ha fatto Gianni e usare le strategie che ha usato lui per avere un locale di successo, lascia i tuoi dati nel modulo che troverai nel link qui sotto e ti risponderò personalmente e poi se vuoi valuteremo il da farsi.

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