Sei proprietario di un locale bar e non sai come difenderti dai furti dei tuoi dipendenti ?
Scopri 11 segreti del titolare del bar
che non si fa fregare il denaro dalla cassa
Se ti rubano il denaro dalla cassa, oggi non te lo puoi permettere … lo so! … Per questo motivo ti invito a leggere con attenzione l’articolo di oggi, perché tutti ti hanno spiegato tecniche e sistemi di controllo, ma il deterrente più efficace per questo diffusissimo problema, forse non lo sapevi, ma sei tu!
Lo sapevi che ci sono locali bar, caffetterie ecc. ecc. che non hanno mai visto entrare il titolare dalla porta?
Ti sei mai chiesto come fanno a “fidarsi” dei propri dipendenti se a volte nemmeno li conoscono?
Eppure i bar hanno incassi in contanti ogni giorno, ogni istante, anzi è il più diffuso e forse l’unico metodo di pagamento usato in Italia,… giusto?
Allora come è possibile?
Prima di cominciare metto in chiaro una cosa molto importante, cioè che se sei uno di quei baristi che stanno basando il loro utile sui ricavi di incassi in nero puoi anche smettere di leggere, purtroppo per il tuo problema NON saprei come fare, mi spiace!
Non posso risolvere ciò che non si può risolvere senza cambiare le abitudini.
Se invece hai intenzione di liberare il tuo tempo prezioso e trasformare il tuo locale in un business profittevole concentrati e comincia a ragionare su come mettere in pratica quello che altri già fanno,
– Senza preoccuparsi dei soldi in cassa
– Senza problemi per gestire i ricambi del personale
– Senza più vertenze sindacali e controversie da gestire che ti prosciugano energie e tempo.
Il tempo trascorso all’interno di locali bar per la professione che svolgo, mi ha lasciato un bagaglio di esperienze riguardo i problemi con i collaboratori dipendenti, in apparenza tutte diverse l’una dall’altra .
Ciò detto, sarà capitato anche a te una esperienza che non ti aspettavi e che ha segnato fortemente i tuoi nervi, la tua pazienza e anche il tuo portafoglio!
Come puoi fare per limitare e con l’esperienza azzerare questo tipo di problemi?
Prima ti serve sapere quello che NON DEVI MAI FARE nel tuo locale
Ti racconto cosa è successo ad un mio caro ex cliente che si chiama Alan e che oggi NON ha risolto il problema dei dipendenti perché preso dalle disperazione ha venduto il bar!
Si lo ha venduto preso dalla frustrazione di dover lottare senza mai risolvere nulla con i dipendenti.
Negli ultimi 2 o 3 anni fino a quando ha avuto il bar, Alan si “sbatteva” dentro al suo locale più di 2 terzi delle ore di apertura e l’altro terzo lo copriva la sua fidanzata.
Lo faceva non perché non potesse permettersi un dipendente, lo faceva perché non si fidava più di nessuno, viste le brutte esperienze avute negli anni precedenti.
Quali esperienze ti chiederai?
Un anno, quando ancora gestiva il bar con due dipendenti e lui copriva solo una piccola parte del tempo di apertura, i dipendenti stessi gli “sfilarono” dalla cassa quasi 15.000 euro.
Si, sono 50 €uro al giorno così non devi farti i conti.
Alan se ne accorse solo per caso nel caso del primo dipendente, perché un suo cliente gli confidò di aver visto il barista in questione non fare lo scontrino ed infilarsi il denaro in tasca….Un classico….Vero?
Per l’altro dipendente invece, dopo aver scoperto il primo, fece una chiusura di cassa a sorpresa (dopo ti spiego cosa intendo) e scoprì l’ammanco… anche qui siamo abbastanza sul classico … Giusto?
Dipendenti cacciati…fine della storia.
Questa sua esperienza fu solo una delle tante passate, infatti in un’altra occasione assunse 2 ragazze, che erano molto simpatiche ma un po troppo appariscenti. Infatti si dimostrarono all’altezza della loro appariscenza, tanto che prima una, poi l’altra intrattenevano allegramente il “cliente patacca” di turno offrendogli da bere durante il proprio turno di lavoro, poi arrotondavano lo stipendio più tardi con il mestiere più vecchio al mondo!
Anche qui…altro giro….altro regalo e la giostra gira….Dipendenti a casa….fine della storia.
L’esperienza invece che lo segnò per sempre, fu anche l’ultima prima ti intraprendere definitivamente il percorso che bruciò le sue risorse economiche e le sue energie fisiche e mentali, prima di assumere il nuovo dipendente, installò alcune telecamere nel bar. (si è legale, se sai cosa devi fare, Alan invece lo fece senza le dovute autorizzazioni, ma non è l’argomento di oggi)
Così assunse una sola dipendente, pensando che dimezzare il rischio per quello che gli era accaduto in precedenza, coprendo in prima persona tutto il resto del turno, difeso anche dalle telecamere a questo punto.
Era all’apparenza una ragazza molto tranquilla e non più appariscente come le due ragazze che aveva avuto prima, era inoltre molto esperta nel reparto caffetteria, tanto che decise di metterla a coprire proprio quel turno mattutino e lei non lo deluse per almeno 1 anno 1 anno e mezzo.
Sembrava la barista dipendente perfetta, non rubava (in apparenza), non intratteneva i clienti dopo il lavoro e non offriva da bere Gratis!…Ma un giorno….
Alan si trovò a ricoprire una mattina per un cambio turno e proprio in quell’occasione si accorse di aver incassati una bella cifra, più alta del solito e soprattutto più alta confrontandola con lo stesso giorno delle settimane precedenti.
Fu contento dal principio, non fece caso all’episodio e lo volle ricondurre ad una coincidenza.
Dopo un paio di mesi capitò di nuovo lo stesso cambio turno, in un giorno diverso, con un risultato a fine giornata più alto dello stesso giorno nelle settimane precedenti.
In più, da qualche tempo, Alan non era affatto soddisfatto del suo profitto e fece allora 1+1.
La dipendente lo dissanguava a poco a poco ma con un’inesorabile costanza, questo portò ad accorgersene solo nel lungo periodo.
Da qui il conseguente licenziamento della ragazza, che questa volta, invece di subire un sonoro rimprovero umilmente ed andarsene, gli fece una causa sindacale e una penale per diffamazione, trovando testimoni che dichiararono il falso, fino a portare Alan in tribunale.
La sentenza lo costrinse a trovare un accordo economico con la controparte che, nonostante fosse in difetto palese e le telecamere lo confermavano, ne uscì vittoriosa e con un bella somma di denaro che non gli spettava di certo.
Anche se non ti sei riconosciuto in questa storia, so a cosa stai pensando!
Pensi che Alan sia stato sfortunato, …vero?
Pensi che a te non possa capitare o che tu saresti stato più furbo di lui…è così?
Hai ragione, un po rincoglionito lo è stato!
Se pensi che è capitato a tutti compreso te e pensi che non ci sia cura per questo problema, devo anche dirti 3 cose:
- I sistemi di SELEZIONE del personale nel settore Bar è utilizzato molto di rado
- Ed è proprio per questo che non sei tu in difetto, invece è solo che nessuno te ne ha mai parlato.
- Usando certi sistemi e tecniche specifiche, anche se ancora non perfezionate rispetto a prima, installi un metodo un processo che comunque vada sarà migliore di quello che usavi prima.
Comunque, tornando un secondo ad Alan, è stato sia sfortunato che rincoglionito…lo ammetto è vero!
Si,…lo è stato come uno che acquista un gratta e vinci, … lo gratta e non vince!
“Questa è sf… sfortuna!”… mi dirai!….giusto?
Voglio farti un simpatico paragone su questo punto
Se vuoi guadagnare 500.000 euro grattando un gratta e vinci, e ci riprovi…e ci riprovi….100….1000 volte, quella non è fortuna, quello e un metodo sbagliato per guadagnare 500.000 euro.
Se vuoi un dipendente in gamba e il metodo che usi per selezionarlo è sempre lo stesso, ciononostante continui a licenziare dipendenti come Briatore elimina concorrenti in “The Apprentice” non trovando mai una soluzione, non è colpa dei dipendenti è colpa del metodo (sistema) che usi per selezionarli, gestirli, organizzarli ecc. ecc.
Prima ti dicevo della mia esperienza su diversi miei clienti, infatti questa di Alan è solo una piccola testimonianza di tantissime che conosco e che in realtà celano un comune denominatore.
Tutti i titolari dei bar che o conosciuto di persona, tutti, e quasi tutti in Italia, non hanno un sistema testato per la selezione, la gestione, il controllo e l’organizzazione dei dipendenti.
Questo e il comune denominatore.
I 3 modi da NON usare per selezionare i tuoi dipendenti Baristi
- Probabilmente, ti hanno suggerito di andare alla camera del lavoro e lasciare il tuo annuncio oppure la tua richiesta del o dei profili professionali che ricerchi. Se fosse così, evita questo metodo, lo usano tutti, non funziona, ti porta solo persone che nessun altro vuole.
- Ti sei mai affidato a conoscenti, parenti, o ti sei fatto suggerire qualche persona da un tuo amico o fornitore, eppure il risultato non è stato quello che ti aspettavi?….Tranquillo è normale, anche questo non è il modo giusto per scegliere i tuoi collaboratori. Questo non significa che un tuo amico o conoscente o qualcuno che ti hanno suggerito non possa essere idoneo alle tue esigenze, solo che non l’hai selezionato con i tuoi “filtri” e requisiti, difficilmente se non l’hai selezionato potrà andare bene perché te lo dice qualcun altro.
- Se accetti i curriculum da passanti disperati che chiedono se cerchi personale, devo dirti che anche questo non è il giusto metodo, i passanti possono lasciarti il loro curriculum certo ma non a caso, deve esserci una procedura che li guidi a non chiedertelo nemmeno, oppure se te lo chiedono li indirizzi al tuo processo di selezione così da educarli in un modo più sistematico e con meno margini di errore.
Ora che ti ho detto quello che non devi fare vorrai di sicuro sapere cosa devi fare e allora eccoti…
Gli 11 segreti degli imprenditori baristi che non si fanno fregare dai dipendenti
- Ricerca dei collaboratori affamati di sapere e che puoi formare tu per quello che ti serve. Un dipendente non può e non deve personalizzare nulla, può in vece migliorare il proprio ed il lavoro altrui condividendo con te tutti gli aspetti. Questa è la chiave più importante per selezionare i collaboratori. Questo non significa che non devi scegliere dei professionisti esperti, anzi fallo pure se ne hai bisogno, cerca però persone che vogliono continuare a crescere professionalmente, che vogliono imparare aspetti del lavoro che non conoscono bene, che possano seguire quello che è il tuo “modello ideale” ed inseguirlo insieme a te. Devi essere in grado di formarli prima di assumerli, almeno per gli aspetti di base che richiedi, lo devono fare come lo vuoi tu, non come sanno farlo loro. Se sei un professionista come penso, hai sicuramente capito cosa intendo. Stai attento a scartare persone di grande valore ma senza esperienza, scegliendo collaboratori esperti, i quali spesso si riveleranno non produttivi perchè il loro bagaglio di esperienze precedenti non sono applicabili ai tuoi standard.
- Scrivi un annuncio efficace. Scrivi un annuncio di ricerca che dica quello che vuoi, ma dica anche quello che NON vuoi, nel senso che il lavoro che offri non è adatto a un certo tipo di profilo per dei motivi precisi. Questo metodo ti filtra buona parte di quello che NON VUOI NEMMENO INCONTRARE, ripeto te ne filtra solo buona parte, non tutta.
- Scegli uno, massimo 2 canali di selezione. Esponi il tuo annuncio efficace nei canali il più vicino possibile al profilo professionale che cerchi. (es. Cerchi profili giovani vicini alle abitudini e mode dei clienti che frequentano il tuo locale, scegli annunci su internet + Annuncio nel tuo locale)
- Tieni aperte le tue selezioni SEMPRE. Il barista dipendente, difficilmente rimane molto a lungo nello stesso posto di lavoro ed i motivi sono diversi, il primo motivo è sicuramente legato al fatto che non sentono questo lavoro come “lavoro della vita”, un’altro motivo è che spesso gli orari sono a volte scomodi e a lungo termine snervano e stancano mentalmente (questo si ripercuote anche sulla clientela), infine spesso cercano questo tipo di lavoro come ripiego in attesa di un lavoro più ambito che in quel momento non trovano. Ecco il perché per te è importante avere sempre alternative e possibilità, per poter cambiare più facilmente possibile i tuoi collaboratori. Inoltre, e questo fatto è davvero molto importante, se i tuoi dipendenti sono a conoscenza del fatto che tu fai colloqui per assumere, saranno sempre all’erta e probabilmente se li hai selezionati bene tenderanno ad essere più attenti e a rispettare le tue direttive.
- Scegli dalle risposte ai tuoi annunci, SOLO le persone che hanno i requisiti da te richiesti. Questo punto è importante perché spesso si è portati ad ascoltare persone esterne che ci raccomandano qualcuno, tu devi seguire solo i tuoi criteri e basta, no sei tenuto a dare spiegazioni a nessuno riguardo i tuoi metodi di selezione.
- Dai tempi e luoghi precisi per i colloqui di selezione. Fai le selezioni ed i colloqui in un certo giorno ad un’ora precisa, se puoi farli attendere in una stanza e tu fai il colloquio in un’altra è l’ideale, questo crea la giusta pressione che ti sarà utile in fase di colloquio.
- Rispetta le regole che ti sei dato durante i colloqui. Nell’annuncio, richiedi dei requisiti ben precisi e filtri ciò che non vuoi, la verità è che dovrai essere pronto ad incontrare anche persone idonee solo in apparenza dalle risposte ricevute, ma poi dal vivo è tutta un’altra storia. Cerca di rispettare i tuoi criteri che se li hai messi ci sarà un perché …giusto?
- Non creare aspettative di nessun genere ne nell’annuncio ne al colloquio. Non fare il facilone per paura di non trovare i collaboratori, sii neutro, assertivo, piuttosto convincilo che lavorare con te è impossibile o almeno molto difficile e non è un lavoro per tutti. Questo non darà alte aspettative al potenziale collaboratore, anzi, si aspetterà il peggio e ogni situazione gli sembrerà migliore di come gliel’hai descritta.
- Crea una gerarchia tra dipendenti. Rendi una o più persone responsabili con ampi spazi di operatività (dipende dal locale ovviamente). Questo crea una sorta di lavoro ambito da chi sta sotto e una vera e costruttiva collaborazione a chi sta sopra….cioè TU!
- Installa uno o più sistemi efficienti di controllo. L’unico modo controllare davvero le tue entrate rispetto agli acquisti di merce effettuati è installare un sistema di cassa con magazzino. Cioè tu acquisti 100 euro di merce e li devi inserire nel sistema, ne vendi 50, in cassa dovrai avere 50 X 3 oppure 4 = 150/200 euro rispetto alla media di marginalità che ti sei prefissato rispetto ai diversi prodotti ed in più 50 euro di merce in magazzino. Tassativo è di scontrinare TASSATIVAMENTE tutto. Anche se sembra difficile, esistono da molto tempo sistemi elettronici di controllo magazzino confrontato con flusso di cassa diversificato per prodotti, serve solo applicare i sistemi, esistono già. Chiusure di cassa più volte al giorno,Telecamere, cambio turni dei collaboratori sistematico ecc. ecc. vanno benissimo come deterrenti, in realtà il vero lavoro di sicurezza lo hai fatto in fase di selezione.
- Datti un margine tollerato di errore. La base di un sistema di questo tipo, prevede prima di tutto grande fiducia nei collaboratori che si sono scelti, serve anche un marginalità di tolleranza calcolata per ogni aspetto. Datti una tolleranza accettata sui margini di cassa e accettali, datti un margine di tolleranza sugli imprevisti (es. baristi che ti mollano o episodi inaspettati) e accettali, ecc. ecc.
Adesso hai scoperto i segreti degli imprenditori baristi per scegliere i propri collaboratori in modo efficace.
Se vuoi applicare al tuo locale questo sistema, puoi partire da subito rispettando questi semplici punti, se anche non sarà perfetto, non preoccuparti, intanto fallo e incomincia, sarai sempre in tempo per aggiustare il tiro, e comunque sarà sempre meglio di come hai fatto fino ad ora.
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Alla prossima
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Ciao Ezio
il sistema per ora non è scaricabile,
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grazie a presto
All’inizio mi hai spaventato e messo di cattivo umore… ma poi mi hai dato qualche soluzione che mi rasserena un pochino…
ottimo articolo, grazie!