Quello che i tuoi clienti non ti dicono riguardo l’ingresso del tuo bar, perché anche loro non lo sanno !!!!
L’articolo di oggi, forse è più utile a chi sta per aprire la sua nuova attività, perché potrà applicare questo concetto già in fase progettuale, ciononostante può essere molto utile anche ad attività già esistenti che vogliono incrementare i loro incassi ed il numero dei loro clienti, passando attraverso ad un piccolo cambiamento strutturale.
Così oggi, voglio raccontarti una piccola, ma divertente storia, che mi è capitata alcuni anni fa da un mio cliente.
Porta bloccata al bar
Arrivai di fronte al bar del mio cliente, parcheggiai come al solito quasi li di fronte e come niente fosse mi accinsi ad entrare, notando li fuori alcune persone, che se la ridevano, aspettando la mia prossima mossa, cioè tentare di aprire la porta!!!
È abbastanza imbarazzante, trovarsi a visitare un tuo cliente e, provando a tirare dalla maniglia per entrare…..non riuscirci e rimanere fuori. Lo è ancora di più se li fuori c’erano tre o quattro personaggi che lo avevano fatto prima di te ed aspettavano solo il prossimo patacca!!!
Li per li, pensai che Filippo (è il nome del mio cliente) ne avesse combinata una delle sue, era solito a goliardiche uscite con i suoi clienti e invece lo vidi dentro con altri due o tre clienti che sbraitava e non riusciva nemmeno lui ad aprire la porta.
Nessuno poteva entrare, nessuno poteva uscire, porta bloccata e impossibile da aprire!!
Ora non voglio annoiarti con dettagli tecnici sul perché si bloccò, voglio però farti continuare la lettura è dirti cosa successe dopo…
Nel giro di circa quindici minuti, un fabbro della zona arrivò li e dopo aver ghignato ben bene tipo Dick Dastardly ne “la corsa più pazza del mondo”, liberò la porta dai gangheri e finalmente poterono uscire i clienti chiusi dentro ed entrammo noi che eravamo fuori.
Filippo, al contrario di quello che avevo pensato io, non era molto in vena di scherzi e io lo capii subito, perciò, dato che vidi che le cose non si mettevano bene, mi misi li da parte ad osservare, aspettando il mio turno con calma.
Il fabbro gli dovette smontare la porta, sia la parte da aprire, sia la parte fissa e la portò nella sua officina, per adattarla in modo che non si potesse più incastrare chiusa, così di fatto, Filippo rimase senza porta di ingresso, una ingresso da almeno 180 cm completamente aperto.
Il fabbro gli promise che prima dell’ora della chiusura serale -erano le 10.45 del mattino- l’avrebbe riportata riparata e montata.
Filippo si calmò e mi diede un’occhiata come per voler a quel punto acconsentire a che io mi avvicinassi.
Lui mi disse subito deciso: ” Adesso davvero non ho tempo, questa faccenda della porta mi ha fatto perdere un sacco di tempo, passa stasera, che ho bisogno e avrò più tempo da dedicarti”
Capendo la situazione, acconsentii e mi ripresentai verso le 18.00 come d’accordo.
Entrai nel locale e la porta ancora non c’era, allora pensai tra me e me: “P@@@ P@@@@@a oggi non ne becco una, mi toccherà ripassare perché Filippo sarà inc@@@@@o come una pantera!!!
[chi conosce il lavoro del venditore, sa che queste sono cose che capitano, spostare i programmi è normale…..NON è normale invece che il tuo cliente, bello e predisposto a riceverti, non solo ti rimanda l’appuntamento, ma è pure in@@@@@@o come un puma…..e se sei un barista lo sai!!!!…Quando sei inc@@@@@o l’ultimo che vuoi incontrare è un venditore…giusto?]
Invece, ancora una volta venni smentito e vidi l’espressione di Filippo sorridente più che mai, soddisfatto e contento come se il fatto che si era alzato alle 4.30 del mattino ed era ancora li a macinare del lavoro in piedi non gli pesasse affatto, come se la storia della porta della mattina non fosse nemmeno successa!!!
Adesso ti starai chiedendo: ” perché ti sto raccontando questa storia?”… infatti hai ragione ed il motivo è nelle prossime righe…
Lui mi disse:” Gabri, con la porta aperta, sono entrate moltissime persone in più, mi sembra incredibile ma è così!!!
Io li-per-li, rimasi colpito, e lo fui ancora di più dopo aver ascoltato di cosa si trattasse!!!
Contento di vederlo così, non potevo non chiedergli cosa fosse successo!!!
Lui mi disse che secondo i suoi conti, entrarono nel locale molte persone nuove, che lui aveva visto altre volte passare li davanti, ma non avevano mai consumato nulla. Le quantificò in almeno quindici / venti -clienti nuovi- mai visti prima.
Il normale passeggio sul marciapiede di una città anche se piccola è in effetti abbastanza regolare tutti i giorni, tranne picchi particolari nei giorni di mercato o in occasione di eventi straordinari, perciò, quel giorno che era “normale”, per Filippo fu proprio un buon banco di prova ed infatti prese subito una decisione.
Fece montare una porta apribile a Pacchetto, da poter tenere aperta anche d’inverno installando una apposita attrezzatura che per non far uscire il caldo d’inverno ed il freddo d’estate, così da poter tenere le porte SEMPRE aperte durante il servizio.
Da quel giorno sono passati circa 3 anni ed ho presi spunto per capire se poteva essere qualcosa di replicabile anche su altri punti vendita, lo era anche se non tutti riescono o possono applicare questa soluzione, chi lo fa ne trae un enorme vantaggio.
Ho collaborato su qualche nuova ristrutturazione di miei clienti e dove si poteva ho suggerito questa soluzione, oggi ancora mi ringraziano, gli ingressi sono agevolati facilitano l’entrata anche se il locale all’interno ha un impatto importante e molto professionale, diventa molto più “Friendly” e non spaventa i clienti.
Dove nasce questa “scoperta”?
Avrai mille volte sentito l’espressione “hanno scoperto l’acqua calda”, beh, lascia che io lo ammetta
anche queste è una di quelle volte.
Ciononostante, posso dire con certezza che pochissimi titolari di bar e nemmeno architetti hanno consapevolmente adottato questa tecnica per incrementare il numero di ingressi nel locale e di conseguenza le vendite, è una di quelle cose che non viene proprio considerata.
Spesso sei costretto a sopportare l’ingresso che ti ritrovi, quello che ti ha fatto il proprietario delle mura, che magari aveva pensato ad un negozio commerciale generico e non alle esigenze di un bar….è così?
Non preoccuparti, è normale, nessuno ragiona sul processo di vendica che parte dall’ingresso nel bar ne gli architetti ne tantomeno gli arredatori!!!!
Se anche tu hai la necessità di incrementare i tuoi ingressi, scopri come applicare questa soluzione nel tuo locale, basta che ti affidi ad un buon installatore di infissi professionali per locali pubblici, e gli chiedi:
“come posso fare a tenere SEMPRE le porte aterte, quali soluzioni mi proponi, in modo che il caldo d’inverno e il freddo d’estate non escano?
Vedrai che le risposte ci sono, anche se scoprirai che non tutti vorranno aiutarti, di solito ti consigliano le soluzioni più semplici per loro, ma spesso non sono le migliori per te, ma sono fattibili, non sono complicate, trova il professionista giusto e vedrai che potrai realizzarlo anche tu.
Qui sotto leggi come è nato questo concetto di meno “barriere + ingressi”.
All’epoca della porta bloccata del mio cliente, ho scoperto che alcune tipologie di negozi, in particolare catene di negozi di abbigliamento, usavano già da molto tempo questa tecnica, che di fatto è una sottile interpretazione di marketing/logistico appliccata ai negozi fronte strada.
Un esempio di queste catene di negozi di abbigliamento sono ad esempio Zara, H&M, Oviesse.
Queste catene, sono arrivate all’utilizzo di questo tecniche copiando e traducendo alle loro esigenze, quello che succede nei mercati cittadini nelle piazze.
Uno dei motivi che i mercati all’aperto funzionano sotto il profilo degli “ingressi”, o in questo caso sarebbe meglio dire presenze, è proprio che di “ingressi” non ce ne sono.
Ci si basa proprio sulla libertà di scorrazzare in mezzo alle bancarelle, senza nessun obbligo, c’è un unico grande locale cittadino, una facile passeggiata che diventa profittevole per chi espone la sua merce, in quanto si basa sui grandi numeri, più presenze, più vendite!!
Se riportiamo questo concetto nelle catene di negozi di abbigliamento, ci accorgiamo che lo fanno abitualmente di default, molto meno, invece, lo troviamo nei locali bar, ma l’effetto è il medesimo, garantito!!
Non hanno porte da aprire, hanno addirittura il pavimento senza alcun scalino, nemmeno piccolo, sono pari al piano marciapiede, l’effetto diventa dirompente ed è un vero vantaggio sleale, se ad applicare questa tecnica sei tu il primo sulla piazza!!
Fallo subito, non aspettare che altri ti anticipino, pochi hanno la consapevolezza della potenza di questa tecnica, pensa per esempio ai locali bar che sono locati all’interno dei centri commerciali, pensa a come sono posizionati, quasi sempre totalmente aperti, come se la passeggiata sia un naturale proseguimento all’interno del locale, a volte hanno le vetrine con il cibo direttamente sul bordo della passeggiata, gli arredi a volte non ci sono nemmeno, i locali sono solo accennati con colori coerenti con il contesto del centro o del locale stesso.
Se vuoi anche tu aumentare i tuoi ingressi e di conseguenza le tue vendite, adotta questa tecnica subito e se vuoi avere la mia consulenza specifica e scoprire TUTTE le tecniche per aumentare i tuoi incassi
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dacci dentro
alla prossima.
Pensa che roba!
Complimenti Gabri!
In effetti mi dà fastidio entrare in certi locali dove la porta è “ginnica” cioè devi fare grande sforzo per aprirla ed entrarvi dentro.
Ciao Gabri,seguo con interesse ciò che scrivi ,ed in qualche modo mi riconosco con le tue idee di bar.Sono figlio d’arte in quanto la mia famiglia ha gestito un bar tab a Milano x34 anni,ora sono in pensione ed io mi ritrovo con tanta voglia di mettermi in proprio, ho fatto molta esperienza nei locali milanesi ma ora vivo in provincia .ho 45 anni e non trovo lavoro per cui me lo devo creare.ma ho paura in quanto sono solo lavorativamente parlando,sono sposato.Tra 2settimane comincio un corso di american bar con la speranza di avare più competenze nel settore. Per cui tutto quello che scrivi mi aiuta a capire che molte volte dei piccoli dettagli fanno differenza,ma se nessuno te li fa notare rimani statico con le tue idee, incazzandoti su perché non hai clienti.BRAVO E COMPLIMENTI.
Ciao Mauri,
grazie per i complimenti innanzitutto.
Capisco in pieno la tua posizione attuale e posso dirti con assoluta sincerità, che, almeno che tu non abbia un progetto che si sviluppi con un forte fattore differenziante e un target ben definito, oggi aprire un bar anche lontanamente vicino all “vecchia maniera” sarebbe un bagno di sangue!!!
I miei consigli, se seguiti da qualcuno che ha già una attività aperta, servono a gestire meglio una attività che oggi è comunque, sotto il profilo del business, finita!!
Se invece oggi sei intenzionato ad aprire una nuova attività che ha ANCHE come core business la caffetteria, posso aiutarti a fati comprendere che devi partire da un FORTE fattore differenziante ed un target ben specifico, prima di affrontare tutti i numeri (business plan, Roi, ecc. ecc.) e spesso anche questi trovano risposte che non vorremmo sentire me che ci DEVONO far prendere la giusta decisione, cioè stare fermi e buoni per adesso.
Lo faccio quotidianamente, intendo di creare virtualmente scenari potenzialmente realizzabili, ma quasi sempre la risposta più sensata è quella di NON FARE NIENTE su quel business bar appena scansionato.
Il mercato Italiano è veramente complicato in questo momento ed è meglio non rischiare inutilmente se i segnali indicatori ci dicono di no!!
Da un po di tempo ormai, oltre a tutto il resto, mi occupo anche di TRADING…ti chiederai cosa centra?
La prima regola che mi è stata insegnata, è che, PIU’ SPESSO DI QUELLO CHE PENSI, IL TRADE PiÙ PROFITTEVOLE CHE PUOI FARE È QUELLO CHE NON FAI!!!!
PS: non Smettere mai di pensare a come creare il tuo locale o la tua attività, ma pensala da spettatore esterno, non da amante o da appassionato, verifica sempre le tue idee con chi è esperto e potrebbe darti consigli che non vorresti sentire e non ascoltare MAI le opinioni di dei tuoi pari (parenti e amici soprattutto)!!!
Dacci dentro
e contimua a seguirmi
a presto ci saranno delle novità!!!